Associazione Studi Ornitologici e Ricerche Ecologiche del Friuli Venezia Giulia

La news in dettaglio

Pubblicato il 21 ago 2020

L'aumento delle colonie di Grifone (Gyps fulvus) nelle Alpi orientali - anno 2020


La colonia di grifoni sulle Alpi orientali sta aumentando e occupando nuove aree

GV Eastern Alps. Fulvio Genero - Copia
Aggiornamento 2020 a cura di Fulvio Genero

La colonia di grifoni Gyps fulvus sulle Alpi orientali sta aumentando e occupando nuove aree: 70 coppie e almeno 44 giovani involati.

di Fulvio Genero (3 agosto 2020)

Dopo la scomparsa della specie come nidificante sulle Alpi orientali italiane in Italia e Slovenia circa un secolo fa, il grifone ha continuato a comparire come estivante in primavera ed estate. Il progetto di reintroduzione è iniziato alla fine degli anni ’80 del secolo scorso nella Riserva naturale del Lago di Cornino (UD), con la liberazione (a partire dal 1992) di circa 80 grifoni e la gestione di un punto di alimentazione. La prima nidificazione è stata registrata nel 1994 e da quel tempo la colonia è progressivamente aumentata grazie ai giovani nati e a immigrazione di soggetti da vari paesi. Negli ultimi anni si è registrato un notevole incremento di coppie territoriali e dell’areale occupato. Nel 2019 sono state censite 60 coppie e 33 giovani involati.

Nel 2020 i risultati sono stati sorprendenti con l’incremento della popolazione e la scoperta di altre colonie. In totale sono state monitorate almeno 68 coppie territoriali con ben 44 giovani pronti all’involo. Un risultato decisamente incoraggiante se si considera che si tratta dell’unica area di nidificazione sulle Alpi e la più settentrionale in Europa e nel Paleartico occidentale.

I grifoni nidificano in 14 diversi settori con colonie che vanno da 1 a 15 coppie. Risultano in gran parte distribuiti in diversi settori prealpini, ma negli ultimi anni nuovi siti sono stati scoperti sulle Alpi Carniche e Giulie, in aree tipicamente alpine con clima piuttosto rigido e forte innevamento invernale. Alcune coppie nidificano nei settori più elevati delle Alpi Giulie, in profonde e fredde valli a ridosso del confine con la Slovenia fino a 1400 m di quota e a 40 km dalla Riserva naturale e dal punto di alimentazione. Un altro fatto sorprendente riguarda la frequentazione dell’ambiente alto alpino sempre più regolare anche nel periodo invernale. Fenomeno favorito dagli inverni miti ma probabilmente anche dalla maggior conoscenza del territorio degli uccelli che, almeno quelli che nidificano a distanza, frequentano meno il punto di alimentazione e ricercano il cibo sui monti. I siti di nidificazione sono posti a quote comprese tra i 400 e i 1400 m, con il 20% dei nidi che si trova sopra i 1000 m di quota. Positivo anche l’andamento della biologia riproduttiva con valori, nel 2020, della produttività (pulli/coppia territoriale) pari a 0,65 e il successo riproduttivo (pulli/coppia riproduttiva) di 0,81.

Il sito di alimentazione riveste comunque sempre una importanza fondamentale, anche se non è frequentato in maniera regolare in funzione della quantità di cibo che i grifoni riescono a trovare in natura. Senz’altro ha un ruolo molto importante per i grifoni estivanti che giungono dalla Croazia (in primavera- estate) con un numero stimato di circa 200-300 soggetti.
Nel 2020 sono stati osservati diversi grifoni marcati provenienti da altri paesi: 6 dalla Spagna, 3 dalla Francia, 2 da Bulgaria e Grecia, 1 da Israele. Non sono frequenti arrivi da altre colonie italiane: osservati 2 inanellati in Abruzzo.

Nelle foto di Fulvio Genero le aree di nidificazione sulle Alpi orientali:

Breeding areas. Fulvio Genero (3)

Breeding areas. Fulvio Genero (1)

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