Cari amici,
abbiamo appena letto una bella nota su Myotis alcathoe nel tarvisiano pubblicata in forma anonima alle pagine 53-57 della rivista "Sopra e sotto il Carso".
Riporta notizie comparse su un articolo del Messaggero Veneto di Udine prima che esse venissero confermate da verifiche genetiche bio-molecolari.
Ora queste sono state completate dall'equipe di FEM2-Ambiente dell'Università degli Studi Milano Bicocca guidata dal dr V. Mezzasalma.
Non hanno confermato la determinazione fenetica, chiarendo che l'animale studiato è un esemplare minus variante di Myotis mystacinus di taglia particolarmente minuta.
La storia di questa specie è recente, ma esistono già numerosi casi del genere, tali da suggerire una particolare attenzione nelle sua determinazione, sempre da verificare con metodiche bio-molecolari.
Abbiamo da tempo comunicato la cosa alla direzione del GIRC e alla Regione FVG, che attendeva i risultati di questa verifica bio-molecolare per la rendicontazione sessennale della stato di conservazione delle specie ex articolo 17 della Direttiva Habitat 43/92 CEE.
La quarta rendicontazione è stata consegnata all'Ispra alla fine 2018 e non include la specie.
Sembra sempre sconsigliabile utilizzare fonti giornalistiche non verificate per costruire articoli divulgativi. La possibilità che vengano riportati successivamente inquinando la letteratura scientifica esiste sempre.
E non ne abbiamo davvero bisogno.
Per evitare le scivolate è sufficiente fare una telefonata di verifica alla fonte.
Con simpatia, Luca Lapini.
Verificate sempre alla fonte
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