RE: Lupi in Carnia
Inviato: 5 dic 2021
La presenza di lupi in Carnia era indicata da vari dati relativi sia ad animali isolati, sia da piccoli gruppi (2-3 animali), che sembravano preludere alla formazione di un branco.
Non si tratta di una novità, dunque, ma l'articolo comparso sul Messaggero Veneto del 4 dicembre 2021 (in allegato) sembra confermare la cosa.
Il lupo nel Triveneto era scomparso nei primi anni del XX secolo a causa della persecuzione con le armi da fuoco, mirata a proteggere la zootecnia rurale.
La sua ricomparsa nel Friuli Venezia Giulia è recente ed è stata del tutto autonoma, resa possibile soltanto dalla protezione totale accordata alla specie in Italia già nel 1971, quando rimanevano forse appena 100 lupi nell'Italia centro meridionale.
Si tratta di uno dei maggiori successi delle politiche di protezione della Natura nel nostro paese, visto che i lupi oggi in Italia sono forse 2000. Verranno presto diffusi i risultati di un rapporto ISPRA sul lupo in Italia che definirà in maniera più precisa la situazione attuale della specie in Italia.
Nel FVG già dal 2013 si sono potute nuovamente documentare alcune presenze di lupo sulle Prealpi Carniche Pordenonesi (Comune di Tramonti di Sotto).
La situazione regionale della specie è in seguito via via migliorata, al punto che nel territorio regionale si stima siano oggi presenti almeno 3-4 branchi (forse 35 esemplari).
Queste presenze riguardano stabilmente i Magredi, il Cansiglio, le Alpi Carniche e Giulie e varie parti della pianura friulana, talora spingendosi nella bassa friulana e lungo le golene di Torre e Tagliamento.
Sul Carso italiano le informazioni sono ancora scarse, ma la presenza del lupo è ormai accertata, almeno marginalmente, sia sul Carso goriziano (Doberdò del Lago), sia triestino (Aurisina Cave).
L'università di Udine cerca da tempo di catturare almeno un lupo del branco del Cansiglio, e il branco di ibridi di origine slovena del Tarvisiano è oggetto di tentativi analoghi grazia alla collaborazione fra Carabinieri Forestali e Progetto Lince Italia.
Lo scopo di queste iniziative è duplice, sia legato alla necessità di seguire i branchi con metodiche bio-telemetriche, sia al controllo del branco di ibridi tarvisiani.
Questa attività, attentamente seguite dall'ISPRA e dal Servizio di Biodiversità della RA FVG, sono attività fondamentali per preparare il monitoraggio e gestione della specie, anche per cercare di tutelarne l'integrità genetica.
Cordialità, Luca Lapini
Non si tratta di una novità, dunque, ma l'articolo comparso sul Messaggero Veneto del 4 dicembre 2021 (in allegato) sembra confermare la cosa.
Il lupo nel Triveneto era scomparso nei primi anni del XX secolo a causa della persecuzione con le armi da fuoco, mirata a proteggere la zootecnia rurale.
La sua ricomparsa nel Friuli Venezia Giulia è recente ed è stata del tutto autonoma, resa possibile soltanto dalla protezione totale accordata alla specie in Italia già nel 1971, quando rimanevano forse appena 100 lupi nell'Italia centro meridionale.
Si tratta di uno dei maggiori successi delle politiche di protezione della Natura nel nostro paese, visto che i lupi oggi in Italia sono forse 2000. Verranno presto diffusi i risultati di un rapporto ISPRA sul lupo in Italia che definirà in maniera più precisa la situazione attuale della specie in Italia.
Nel FVG già dal 2013 si sono potute nuovamente documentare alcune presenze di lupo sulle Prealpi Carniche Pordenonesi (Comune di Tramonti di Sotto).
La situazione regionale della specie è in seguito via via migliorata, al punto che nel territorio regionale si stima siano oggi presenti almeno 3-4 branchi (forse 35 esemplari).
Queste presenze riguardano stabilmente i Magredi, il Cansiglio, le Alpi Carniche e Giulie e varie parti della pianura friulana, talora spingendosi nella bassa friulana e lungo le golene di Torre e Tagliamento.
Sul Carso italiano le informazioni sono ancora scarse, ma la presenza del lupo è ormai accertata, almeno marginalmente, sia sul Carso goriziano (Doberdò del Lago), sia triestino (Aurisina Cave).
L'università di Udine cerca da tempo di catturare almeno un lupo del branco del Cansiglio, e il branco di ibridi di origine slovena del Tarvisiano è oggetto di tentativi analoghi grazia alla collaborazione fra Carabinieri Forestali e Progetto Lince Italia.
Lo scopo di queste iniziative è duplice, sia legato alla necessità di seguire i branchi con metodiche bio-telemetriche, sia al controllo del branco di ibridi tarvisiani.
Questa attività, attentamente seguite dall'ISPRA e dal Servizio di Biodiversità della RA FVG, sono attività fondamentali per preparare il monitoraggio e gestione della specie, anche per cercare di tutelarne l'integrità genetica.
Cordialità, Luca Lapini