Re: Nursery di pipistrelli e timori coronavirus

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Re: Nursery di pipistrelli e timori coronavirus

Messaggio da Luca Lapini » 31 mar 2020

Carissimi.

Come ogni anno si stanno formando le nursery di molte diverse specie di pipistrelli in molte sofitte e sottotetti.

La lettera che segue è stata richiesta da una signora che da molti anni ospita grosse nursery in soffitta, e le è stata inviata il 24 marzo 2020.

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Gentile signora ..., grazie per averci contattato.

Ricordo bene la sua gentile e attenta fermezza, che da anni garantisce una florida esistenza alla maggiore nursery italiana di rinolofo maggiore.

Assieme a questi animali, fra l'altro, prospera la maggiore nursery regionale di vespertilione smarginato, altra emergenza straordinaria nell'ambito dell'Italia nord-orientale.

La loro protezione è una necessità effettiva, sancita da molte leggi, di cui la Regione FVG si fa carico. Entrambe le specie hanno infatti elevato pregio conservazionistico, e sono protette da diverse leggi italiane e convenzioni internazionali, fra le quali gli Allegati II e IV della Direttiva Habitat 92/43 CEE

(Veda anche Lapini et al. 2014: http://www.civicimuseiudine.it/images/M ... i%20LR.pdf ).

In merito alla questione da lei sollevata ci sono ancora poche certezze; posso soltanto riferirle i dati esistenti, con alcuni estremi di riferimento

( https://www.lescienze.it/news/2020/03/1 ... refresh_ce ), ma veda anche in seguito:

1-Covid19, il coronavirus responsabile di questa pandemia mondiale senza precedenti, sembra essersi originato da pipistrelli dello Yunnan (una lontana provincia della Cina sud occidentale), ma attraverso qualche ospite intermedio (forse un viverride -un carnivoro primitivo- o un pangolino -uno sdentato rivestito da una armatura di scaglie-) che ha consentito al virus il salto di specie dal pipistrello all'uomo.

2-Allo stato attuale delle conoscenze non ci sono evidenze di presenza dello stesso virus nei pipistrelli europei e tutti i dati finora raccolti tracciano il percorso dell'epidemia sempre a partire dalla Cina, consentita soltanto dagli spostamenti umani.

3-I rinolofi che lei ospita in soffitta non sono animali migratori, esaurendo di regola i loro spostamenti nel raggio di poche decine di chilometri.

Nessuna seria indicazione di preoccupazione.

Facciamo infatti notare che il coronavirus covid19 deriva da pipistrelli asiatici. Non c'entrano nulla con quelli che lei ospita in soffitta, e in Asia vengono pure utilizzati dall'uomo in pessime condizioni igienico sanitarie.

-Il teatro del passaggio del virus all'uomo sono infatti i "mercati umidi" cinesi.

In questi mercati della tradzione contadina gli animali selvatici utilizzati nella cucina cantonese sono sovente venduti vivi legati per garantirne la conservazione anche senza disporre di congelatori.

-Vivi o appena morti, vengono comunque conservati in totale promiscuità, con ampio contatto di sangue tra specie differenti. Queste sono le condizioni ideali per una perfetta tempesta virale, completa di eventuale salto di specie. Quando avviene, esso consente il passaggio del virus all'uomo attraverso contatto di sangue in fase di macellazione, oppure attraverso il diretto consumo di carne (poco cotta) di specie selvatiche.

-Cio' è già avvenuto in passato con la Sars, l'Hiv, l'Ebola e molte altre zoonosi terribili (originarie sia dell' Asia, sia dell' Africa), che però hanno raramente alimentato pandemie paragonabili a quella che stiamo vivendo.

-E' opportuno ricordare che la Sars, analoga ma più aggressiva di Covid19, è risultata meno pericolosa a livello mondiale soltanto perché si trasmette per aerosol respiratorio solo nelle sue fasi finali, e anche il virus Hiv (causa della sindrome da immunodefiicenza acquisita) sembra meno violento (ma non meno pandemico!!!) soltanto per le particolari modalità di trasmissione inter-umana (rapporti tra differenti sistemi sanguigni).

-In Europa nessun coronavirus è mai stato trasmesso all'uomo da pipistrelli antropofili.

-Anche in Cina, del resto, il virus è comparso nel novembre 2019, quando i pipistrelli imputati di essere i suoi ospiti primari (probabilmente Rhinolophus affinis) erano intenti a formare aggregazioni letargali in grotta. Sembra lecito supporre che gli animali destinati al consumo siano stati raccolti in cavità ipogee, come ibernanti o semi ibernanti. Come frutti dall'albero.

La covid19 è quindi certamente legata a pericolose abitudini igieniche ed alimentari più che ai pipistrelli stessi.

Le implicazioni mondiali di questa epizoozia, tuttavia, sono tali da alimentare i più diversi timori, che comprendiamo pienamente.

Se riterrà di aver bisogno di ulteriori informazioni, saremo lieti di tenerla aggiornata sugli sviluppi delle conoscenze.

Con simpatia, Luca Lapini.
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La lettera ha stimolato attenzioni giornalistiche, che hanno portato a una bella intervista pubblicata dal Gazzettino del Friuli (in allegato).

Completa e raffina queste indicazioni questo comunicato ISPRA, diramato in maniera del tutto indipendente ieri l'altro:

http://www.isprambiente.gov.it/it/evide ... e-covid-19.

Buona lettura, Luca Lapini.
Allegati
Gazzettino Friuli del 29 marzo 2020.jpg

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Re: Nursery di pipistrelli e timori coronavirus

Messaggio da Luca Lapini » 31 mar 2020

La nursery della signora si sta già formando anche quest'anno.

La sognora ce l'ha appena comunicato tutta felice.

Bell'esempio per tutti.

Cordialità, Luca Lapini.

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