Associazione Studi Ornitologici e Ricerche Ecologiche del Friuli Venezia Giulia

Corso sui Mammiferi del FVG - 2008

foto K. Kravos

di Tiziano Fiorenza

 

Il corso sui Mammiferi del Friuli Venezia Giulia, organizzato da Astore-FVG nel 2008, ha avuto come obiettivo lo scopo di far conoscere la straordinaria varietà di specie che vivono nella regione.Visto il gran numero di taxon le lezioni sono state suddivise in tre serate, discriminante la taglia media degli animali. Durante la prima serata si è parlato dei mammiferi di più modeste dimensioni, come gli insettivori, i piccoli roditi e i chirotteri. Nella seconda serata si è trattato dei roditori di taglia più discreta (marmotte, lepri, nutrie) e dei carnivori di medie e piccole dimensioni.
La volpe, pur rientrando nei carnivori di medie dimensioni, è stata inserita nella terza serata, insieme ai grandi carnivori, agli ungulati e ai cetacei (solo cenni), sia per confrontarla con lo sciacallo dorato e con il lupo, sia perché ecologicamente è un canide di significativa incidenza sull'ecosistema.

Alternate alle lezioni si sono svolte le uscite.
La prima è stata effettuata nel Friuli centrale, nell'area collinare morenica, dove abbiamo visitato la torbiera di Borgo Pegoraro, Moruzzo, la zona delle cascate dell'acqua caduta, San Daniele del Friuli e il lago di Ragogna, oltre ad altri siti visitati più
frettolosamente.
Ovviamente l'osservazione dei mammiferi è stata alquanto difficile, visto l'elevato numero dei partecipanti e la naturale elusività di questi schivi animali. Presso Borgo Pegoraro abbiamo osservato un bel scoiattolo in fase scura, tracce di capriolo e volpe, fatte di faina , di volpe e di nutria, oltre alle altre specie di invertebrati, anfibi e uccelli che popolano la torbiera.
Il biotopo dell'acqua caduta ha sorpreso tutti per la bellezza ed anche quì, in fase d'avvicinamento, è stato osservato uno scoiattolo in fase scura, oltre ad impronte di tasso, volpe, caprioli e cinghiali. Anche in questo sito notevole il numero degli anfibi, in particolare della rana di Lataste.
Sul lago di Ragogna non è stata effettuata alcuna osservazione di carattere mammalogico, tuttavia abbiamo potuto rinvenire una delle ultime castagne d'acqua Trapa natans, rara specie botanica che ormai sopravvive solo in questo sito, caratterizzato da acqua basse e calde. Osservate diverse specie di odonati ed anche un bellissimo tarabusino.


La seconda uscita ci ha visti orientati sulle Alpi Giulie, nel gruppo del Montasio. La giornata era splendida, con un sole ed un aria tersa che faceva ammirare tutto lo straordinario paesaggio selvaggio e grandioso delle Prealpi Giulie, sia verso sud guardando il comprensorio del massiccio del Monte Canin, sia, dalla Cima di Terra Rossa, punta scelta per la nostra escursione, verso la Val Saisera e il comprensorio dello Jof Fuart, spaziando anche verso la Cima del Cacciatore e lo Jof di Miezgnot, e poi oltre le altre cime.
La neve era già scesa nei giorni precedenti, ma i prati vedevano ancora la presenza di grosse cavallette Decticus verrucivorus di cui una volta si sfruttavano le robuste mandibole per curarsi dalle verruche, come ci ha ben spiegato Francesca Tami. Solo una marmotta ci accoppagnato per pochi attimi durante la fase di ascesa. Qua e la fatte di volpi che evidentemente avevano predato qualche piccolo mammiferi, verosimilmente arvicole delle nevi.
Poi siamo saliti ancora. Ed eccoli! I signori delle vette: gli stambecchi. Docili e poco timorosi si sono fatti avvicinare ed abbiamo potuto scattare molte immagini. In cima erano evidenti le tracce delle pernici bianche ed una moltitudine di gracchi alpini sono venuti a Uscita Astore Montasio, 12.10.08reclamare parte del nostro pranzo. Senza mai posarsi un possente corvo imperiale osservava la scena. Scendendo giù ancora qualche osservazione ornitologica, in particolare un bel esemplare di poiana e lungo la strada del rientro abbiamo osservato anche una splendida beccaccia!

Prossimamente verrà effettuata anche una terza uscita (non ancora fatta a causa di problematiche di tipo logistico e meteorologico), nelle valli del Natisone, o in autunno, oppure in primavera, alla ricerca delle tracce dei grandi carnivori, in particolare del mitico orso bruno!

impronta tasso_foto_T Fiorenza Stambecchi - foto T. Fiorenza
Uscita Astore Montasio, 12.10.08
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